THIRD MIND

Sorprenderà i fan di Dave Alvin e del suo roots rock cantautorale il suo nuovo progetto a nome Third Mind, supergruppo che oltre al cantante e chitarrista californiano comprende il bassista e cantante Victor Krummenacher (Camper Van Beethoven, Cracker, Monks Of Doom), David Immerglück dei Counting Crows (chitarra, tastiere e voce) e il batterista e percussionista Michael Jerome (Richard Thompson, John Cale, Better Than Ezra) più l'ospite speciale Jesse Sykes (chitarra e voce): una band votata all'improvvisazione e al modus operandi di Miles Davis con il produttore Teo Macero ai tempi di capisaldi del jazz elettrico come 'Bitches Brew' e 'Jack Johnson' ('in sostanza, Miles radunava grandi musicisti in uno studio, sceglieva una tonalità e un ritmo e registrava tutto dal vivo nell'arco di diversi giorni; in seguito lui e Macero editavano quelle improvvisazioni dando loro la forma di composizioni'). E' quello l'approccio che i Third Mind hanno riservato in questo omonimo disco di debutto al loro repertorio, composto da un ipnotico ed evocativo brano originale intitolato a Claudia Cardinale e da cinque cover ('Journey In Satchindananda' di Alice Coltrane, 'The Dolphins' di Fred Neil, 'Morning Dew' di Bonnie Dobson, 'Reverberation' dei 13th Floor Elevators e una magmatica 'East/West' ripresa dal repertorio della Paul Butterfield Blues Band) che rimandano alla stagione d'oro della psichedelia e del folk rock più acido con inclinazioni jazzistiche (la limited edition di prima stampa aggiunge come bonus tracks due remix di 'East/West' uno dei quali realizzato dal famoso fonico Tchad Blake). 'Abbiamo scelto canzoni e composizioni che in gran parte si identificano con la scena underground degli anni Sessanta come tributo alla mentalità aperta della musica del periodo e agli intrepidi musicisti che contribuirono a creare quei suoni', conferma Alvin: 'una idea folle', nelle sue parole, e che tuttavia funziona grazie alla straordinaria empatia e sensibilità dei musicisti coinvolti