RUBBERBAND

'Rubberband' e' il 'disco perduto' di Miles Davis, che il gigante del jazz inizio' a registrare nel 1985 a North Hollywood con l'intenzione di farne il suo primo album per l'etichetta Warner Bros. Records dopo il divorzio dalla Columbia cui era stato legato nei trent'anni precedenti. Il progetto venne poi accantonato in favore di 'Tutu' (pubblicato nel 1986), e rimase inedito (anche se alcuni brani come 'Rubberband', 'Wrinkle', 'Carnival' e 'Al Jarreau', versione strumentale di un pezzo intitolato 'I Love What We Make Together', iniziarono ad affiorare nei concerti) ma ora - dopo la pubblicazione della title track su un EP di quattro tracce, avvenuta lo scorso anno - viene proposto al pubblico dopo essere stato completato dal nipote di Davis Vince Wilburn, Jr. (che suono' nel disco come batterista) e dai suoi produttori originali Randy Hall e Zane Giles: Lalah Hathaway (figlia di Doony) e la cantante jazz - r&b di New Orleand Ledisi (ospite in 'Rubberband Of Life') aggiungono le loro voci a un disco che avrebbe dovuto segnare una nuova e radicale svolta per il leggendario trombettista e alle cui session presero parte oltre a Wilbur, Hall e Giles (che vi suonarono chitarra, basso e tastiere), i tastieristi Wayne Linsey, Neil Larsen e Adam Holzman (che poco dopo sarebbe entrato a far parte della band di Miles), i sassofonisti Glenn Burris e Michael Paulo, i bassisti Felton Crews e Cornelius Mims e il percussionista Steve Reid, riproposto con una combinazione di registrazioni originali e remixate che raccontano un capitolo inedito e affascinante nella storia di Davis e del miglior jazz elettrico, caratterizzato da un suono ruvido e tagliente con aromi funk, latini e caraibici che nelle intenzioni del musicista avrebbe dovuto evocare quello della strada, molto distante dal sound sintetico e levigato di 'Tutu' e che all'epoca non piacque al produttore Tommy LiPuma (fu lui a bloccarne la pubblicazione)