EYES ON THE HORIZON

Nipote del compianto Clarence Clemons che ha sostituito come sassofonista nella E Street Band di Bruce Springsteen, Jake Clemons (atteso in Italia per due date dal vivo a novembre) da' alle stampe il suo secondo album solista sfoggiando anche stavolta il suo poliedrico talento di autore e di polistrumentista (oltre al sax suona chitarra, pianoforte e tastiere e possiede anche una bella voce): 'Eyes On The Horizon', ha raccontato lui stesso, 'e' un disco molto diverso da quanto ho fatto finora. Il lavoro precedente, ''Fear + Love', rifletteva un punto di vista personale e interiore, mentre il nuovo album e' molto piu' proiettato all'esterno e tratta dei problemi e delle difficolta' con cui ci troviamo a convivere nel mondo di oggi. Ho sempre avuto una visione piuttosto filosofica e sono felice di condividere le mie opinioni sulla societa' e sulla cultura, ma non avevo mai utilizzato questa modalita' espressiva cosi' direttamente nella mia musica fino ad oggi'. Assistito da Jake Hull e da Eddie Kramer (leggendario produttore di Jimi Hendrix e dei Led Zeppelin che ha lavorato anche con Beatles, Rolling Stones, Eric Clapton e David Bowie e che qui si e' occupato dei missaggi), Jake ha scritto nove delle dieci canzoni del disco, cimentandosi anche in una cover della 'Democracy' di Leonard Cohen e ospitando la chitarra di Tom Morello (compagno nella E Street Band, oltre che membro storico dei Rage Against The Machine) nella chiamata alle armi anticonsumista di 'Consumption Town'. 'Ogni canzone', ha aggiunto Clemons, 'ha per me un significato speciale, a partire da 'Democracy' (il padre era direttore della banda dei Marine Corps, e i suoi insegnamenti lo hanno influenzato dai primi anni di vita): il suo amore per il rock and roll e per la musica in generale traspare e traspira da questo album energico e contagioso che dimostra il suo pieno diritto a essere considerato un artista a tutto tondo, capace di camminare sulle sue gambe senza bisogno di santi protettori