BARE BOBBYGreat American Saturday NightCapace, tra il 1962 e il 1983, di sfornare innumerevoli hits entrati nella Top 40 delle classifiche americane, 'lo Springsteen del country' riporta alla luce del sole con 'Great American Saturday Night' una vera gemma nascosta, un disco inedito da lui registrato nel 1978 con il compianto collaboratore abituale Shel Silverstein (autore di tutti i brani, due dei quali assieme a Fred Koller). Si tratta di un concept album nel solco della tradizione che i due inaugurarono nel 1973 con 'Bobby Bare Sings Lullabys, Legends And Lies' e che proseguì con dischi come 'Singin’ In The Kitchen', 'Hard Time Hungrys', 'The Winner And Other Losers', 'Drinkin’ From the Bottle', 'Singin’ From The Heart' e, nel 1998, 'Old Dogs' (cui parteciparono anche Waylon Jennings, Mel Tillis e Jerry Reed), un disco 'perduto' che ricorda il formidabile e originale talento narrativo di Silverstein (famoso soprattutto come autore di libri per bambini, ma anche come compositore di pezzi come 'A Boy Named Sue' di Johnny Cash e 'The Ballad Of Lucy Jordan' di Dr. Hook & The Medicine Show e Marianne Faithfull), capace come sempre di miscelare in giuste dosi poesia, commozione e ironia in titoli come 'Living Legend', che ha per protagonista un vecchio cantante sopravvissuto al boom del folk nei primi anni Sessanta ma ora desideroso soltanto di 'scambiare le sue canzoni per qualche sandwich e un riparo per la notte'. La voce di Bobby Bare, oggi ottantacinquenne, sfoggiava già allora le rughe e la stagionatura giusta per estrarre dal brano il suo pathos honky-tonk senza cedere all'autocommiserazione e al sentimentalismo; lo stesso accade nella ribalda title track che racconta di un selvaggio sabato sera e della sbornia del giorno dopo, nel fiero racconto di disobbedienza civile di 'The Day All The Yes Men Said No', nella celebrativa, maliziosa e ironica 'They Won't Let Us Show It At The Beach', nella nostalgica 'Me And Jimmie Rodgers' e nelle umoristiche 'Red-Neck Hippie Romance' e 'The Diet', dove due figure leggendarie e altrettanto irriverenti della cultura popolare americana dimostrano una volta ancora di essere magicamente compatibili tra di loro track list
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