Lend Me A Hand

Torna, dopo sei anni di assenza dal mercato discografico, una delle più amate e longeve jam band americane: intitolato da "Lend Me A Hand" (il cui andamento rilassato ricorda non poco i Grateful Dead dei primi anni '70) il nuovo album del sestetto del Colorado, pubblicato sulla sua etichetta SCI Fidelity Records, contiene 11 canzoni registrate insieme al produttore e polistrumentista Brad Cook nello studio di proprietà del gruppo a Boulder e rinuncia alle consuete variazioni di stile e di genere per concentrarsi su una "forma spoglia ed essenziale di folk-rock". "Siamo una band a sei teste con tanti strumenti e tante note che volano qua e là, ma lavorare con Brad ci ha dimostrato che meno fai meglio è", ha spiegato il tastierista Kyle Hollingsworth. "Ci siamo sentiti bene a realizzare qualcosa di più organico, invece di lavorare con un sacco di sintetizzatori e di drum machine per sfornare un'opera frutto di un gran lavoro di produzione". Mentre il bassista Keith Moseley definisce "Lend Me A Hand" uno dei dischi più introspettivi realizzati dagli SCI, il chitarrista Bill Nershi sottolinea che "piuttosto che cercare di mettere in mostra la nostra abilità strumentale, il nostro obiettivo era assicurarci che nulla fosse di intralcio ai testi. Di conseguenza, e anche se restiamo essenzialmente una jam band, tutte queste nuove canzoni sono in grado di stare in piedi da sole"