HEARTACHE MEDICATION

Nulla cura una delusione d'amore come un giro di ballo e un bicchiere di whisky, come dice il sito Taste Of Country, e la medicazione per il mal di cuore proposta da Jon Pardi resta fedele a questa ricetta: il terzo album del cantautore country californiano rivisita l'honky tonk piu' tradizionale per mezzo di quattordici canzoni che includono un duetto con Lauren Alaina in un brano, intitolato appunto 'Don't Blame It On The Whiskey', da lui scritto insieme a Miranda Lambert e a Eric Church. La chiassosa e divertente 'Me And Jack' e la mesta 'Ain't Always The Cowboy' sono tra gli altri pezzi forti di una collezione che oscilla tra ritmi e atmosfere diverse come rivela lo stesso artista: 'questo', ha spiegato, 'e' un album che parla di tanti argomenti diversi. Argomenti anche tristi, come la perdita di una persona amata, o un momento di depressione. Le canzoni, pero', servono a sollevarti lo spirito, a portarti in una dimensione migliore'. 'Heartache Meditation' assolve egregiamente al compito, grazie a uno stile ricco di riff chitarristici incisivi e immediatamente memorizzabili che non sconfinano mai nei territori del pop. E' una buona notizia il fatto che il successo commerciale riscosso tre anni fa con 'California Sunrise' non abbia fatto deviare Pardi dalla retta via; il suo country puro e iperattivo (come lo definisce NPR) che qualcuno ha definito 'turbo-tonk', non manca di centrare il bersaglio anche in pezzi frenetici come 'Tied One On' e sincopati come 'Oughta Know That' e in belle ballate quali 'Love Her Like She's Leaving', mentre il duetto con la Alaina sfiora le sponde dell'r&b e la deliziosa 'Buy That Man a Beer' sintetizza al meglio lo spirito di questo disco e della musica del trentaquattrenne artista