SPARROW

E' stato l'ormai onnipresente Dave Cobb (Chris Stapleton, Jason Isbell, Mary Chapin Carpenter e tanti altri) a produrre il quarto album di Ashley Monroe nel leggendario studio A della RCA a Nashville: 'Sapevo che avrei voluto lavorare con lui, prima o poi', ha spiegato la cantante e autrice a Rolling Stone. 'Tutti i suoi dischi sono classici e straordinari, senza tempo, simultaneamente antichi e moderni'. Registrato mentre Ashley era incinta del figlio Dalton nato lo scorso agosto, 'Sparrow' fa seguito a un intenso periodo di terapia e autoanalisi intrapreso dalla Monroe e la conferma artista capace di giocare sui timbri piu' malinconici del country contemporaneo alla pari di colleghi come Alison Krauss, Lee Ann Womack e Vince Gill (suo frequente collaboratore e produttore dei suoi due album precedenti). Dal periodo di profonda introspezione sono emerse canzoni di qualita' come la tenera ballata 'Daddy I Told You' (scritta con il cantautore britannico Josh O'Keefe e con Angaleena Presley, sua compagna di band nelle Pistol Annies), la delicata 'Orphan', la sensuale 'Hands On You' (che a Rolling Stone ha ricordato certe cose di Amy Winehouse), una seducente 'Wild Love' con un pulsante ritmo quasi disco, il country soul di 'This Heaven', il soffice pop orchestrale di 'Paying Attention' e una ''Mother's Daughter' che Jewly Hight su NPR avvicina a certi arrangiamenti pop soul di Bobby Gentry. Autori importanti come Brendan Benson e Waylon Payne e colleghi - amici come Anderson East contribuiscono ad alzare l'asticella di un disco che sa piegare 'i linguaggi del folk, del country, del gospel e del pop verso un'espressione potentemente personale'