High, Lonesome and then Some

A quattro anni dal precedente disco di materiale totalmente inedito e dopo i gravi problemi di salute (una stenosi spinale) che per tre anni gli hanno impedito di fare concerti, il "santo patrono dei vagabondi" Tom Snider torna in pubblico con un nuovo disco pubblicato dalla sua etichetta Aimless Records e distribuito da Thirty Tigers/Lightning Rod Records. Per la prima volta, la band che affianca il cantautore di Portland (Oregon) include anche due coriste, Brooke Gronemeyer ed Erica Blinn, mentre il resto della band comprende l'emergente cantautore Aaron Lee Tasjan alla seconda chitarra elettrica, l'amico di lunga data Sterling Finlay al basso e il tasterista/sassofonista di Sturgill Simpson Robbie Crowell alla batteria. Tasjan e Crowell sono anche, assieme a Joe Bisirri, i produttori dell'album più "sudista" e di matrice blues della carriera di Snider, che fonde anche rock, country e Southern soul, più tracce di reggae nel singolo "While We Still Have A Chance" scritto in coppia con Chris Robinson dei Black Crowes. Inteso come una sorta di "concept", nella prima e nella seconda parte "High, Lonesome And Then Some" contiene canzoni raccontate rispettivamente dalle prospettive di due ex amanti, tutte imperniate intorno a un immaginario viaggio in direzione di Reno, nel Nevada