DRAGONS

Il suo nuovo album 'Dragons', ha spiegato lo stesso Drew Holcomb, 'e' il culmine di due anni e mezzo di scrittura, di lotta, di sogni e di combattimenti'. 'Non avevo mai lavorato cosi' duramente a un disco prima d'ora', ha aggiunto il cantante, chitarrista e armonicista che anche stavolta e' alla guida dei suoi Neighbors (Rich Brinsfield al basso, Nathan Dugger alla chitarra, il session man Will Saylese alla batteria) e che ha collaborato alla realizzazione dell'opera con amici, colleghi e familiari come la moglie Ellie Holcomb, le cantautrici Lori McKenna e Natalie Hemby e il gruppo indie-Americana di Brooklyn Lone Bellow. Registrato principalmente negli studi Echo Mountain di Asheville, North Carolina, con la produzione di Cason Cooley (Ingrid Michaelson, Ben Rector), il disco suona piacevolissimo e coinvolgente dall'inizio alla fine, a partire dall'uno-due iniziale composto dalla galoppante 'Family' (un pezzo alla Paul Simon che gia' da qualche anno e' un cavallo di battaglia dal vivo) e dalla celebrativa, elettrica ed elettrizzante 'End Of The World', pezzi dalla verve e dalla vitalita' irresistibile; come annota Lee Zimmerman su Glide Magazine, il soft rock di 'But I'll Never Forget The Way You Make Me Feel', 'See The World', 'You Want What You Can't Have' e 'Make It Look So Easy' lambisce le sponde della perfezione pop, la title track 'Dragons' ha la potenza di un classico rock da stadio mentre 'You Never Leave My Heart' e' un inno dall'impeccabile crescendo che sintetizza al meglio lo spirito ottimista che pervade un disco vibrante e contagioso, prodotto allo stato dell'arte e dagli ampi orizzonti