HIGHWOMEN

La risposta femminile agli Highwaymen (Willie Nelson, Waylon Jennings, Johnny Cash e Kris Kristofferson) arriva ad anni di distanza con le Highwomen, supergruppo country che comprende Brandi Carlile, Natalie Hemby, Maren Morris e Amanda Shires e che ha debuttato sul palco lo scorso 31 luglio al festival folk di Newport. Il loro omonimo disco di debutto, affidato al demiurgo Dave Cobb (che ha prodotto di recente la stessa Carlile, oltre a Chris Stapleton, Sturgill Simpson, Jason Isbell, John Prine, Anderson East e tanti altri), e' una formidabile e clamorosa dichiarazione di intenti da parte di un gruppo di donne che hanno deciso di lasciare da parte, per quanto possibile, ego e competitivita' 'per fare gruppo, sostenersi a vicenda e amplificare reciprocamente le nostre potenzialita'' (come ha spiegato la stessa Brandi). Lo spirito autenticamente collaborativo dell'operazione e' dimostrato dalla presenza nelle canzoni delle 'Highwomen onorarie' Sheryl Crow (voce e basso) e Yola (voce), oltre che di colleghi di sesso maschile come lo stesso Cobb e Jason Isbell (chitarre acustiche ed elettriche), dei gemelli, autori e strumentisti Phil Hanseroth (basso e voce) e Tim Hanseroth (chitarra e voce), di Chris Powell (batteria) e di Peter Levin (piano e tastiere), mentre sul piano compositivo hanno contribuito al disco anche Rodney Clawson, Lori McKenna, Miranda Lambert, Ray LaMontagne e il leggendario Jimmy Webb, autore di quella 'Highwayman' (tema conduttore del progetto di Nelson & C) che ora ha riadattato in collaborazione con le Highwomen in una title track che omaggia una serie di eroine arrestate o uccise per nobili cause (una dottoressa accusata di stregoneria, una emigrante morta per salvare i figli attraversando il confine, una predicatrice considerata eretica, una rivoluzionaria uccisa a pistolettate). Con un intreccio vocale armonioso che ricorda quello del trio composto da Dolly Parton, Linda Ronstadt ed Emmylou Harris ma con una prospettiva piu' spiccatamente femminista, le quattro ragazze country sanno spezzare il cuore con ballate come la pianistica 'Cocktail And A Song' e 'If She Ever Leaves Me' (protagoniste due amanti donne, e con una melodia che lega la Parton ad Hank Williams) e divertire con la scanzonata 'Heaven Is A Honky Tonk', alzare il ritmo e la temperatura con 'My Name Can't Be Mama', far riflettere con il folk di 'Old Soul' e commuovere con una 'Redisigning Women' che evoca lo spirito di Loretta Lynn. Chi conosce il catalogo della Morris avra' gia' ascoltato la sua 'Loose Change', mentre 'Wheels Of Laredo' e' stata inclusa anche nel nuovo disco di Tanya Tucker prodotto dalla Carlile con Shooter Jennings: perche' l'importante, ci raccontano le Highwomen, e' collaborare, condividere, mettere in comune esperienze, talenti e sentimenti. Per questo il loro e' piu' di un disco, e' una dichiarazione di emancipazione femminile: 'Le Highwomen', conferma la Carlile, 'non sono un gruppo di quattro donne: sono un movimento'