FISH SAMANTHAPaper DollNon sono necessarie particolari presentazioni per Samantha Fish, trentaseienne cantautrice e chitarrista di Kansas City (Missouri) che in poco più di una quindicina d'anni si è guadagnata un posto preminente sulla scena rock blues mondiale aggiungendo via via nuovi ingredienti alla sua ricetta musicale e conquistando l'ammirazione di illustri colleghi come Eric Clapton (che nel 2023 l'ha invitata al suo festival "Crossroads") . Con la produzione di Bobby Harlow (già al banco di regia per "Chills & Fever" del 2017) e l'aiuto di coautori quali lo stesso garage rocker di Detroit, Kate Pearlman, Jim McCormick e Anders Osborne, ha realizato con "Paper Doll" forse la sua opera più convincente fino ad oggi: "Mi ci sono voluti anni per trovare finalmente la mia voce nell'ambito di uno studio", conferma, "ma con questo disco ho tirato fuori tutto quello che avevo e l'ho sbattuto sul tavolo". Il risultato sono nove brani incendiari e passionali che "raccontano una storia con il suono di una chitarra", registrati tra gli studi Orb a Austin e i Savannah di Los Angeles con la sua band comprendente Ron Johnson al basso, Jamie Douglass alla batteria e Mickey Finn alle tastiere. Il pugnace inno femminista della title track, i riff di "I'm Done Runnin'", il ritmo a rotta di collo di "Lose You" (con i cori di D. Scaife, Keo e Gabbi Beauvais), la divertente e contagiosa "Rusty Razor" (con la voce ospite di Mick Collins, cofondatore delle band di Detroit The Gories e The Dirtbombs), lo psych blues sognante e languido di "Fortune Teller" e il soul neorleansiano di "Sweet Southern Sounds" segnalano gli ulteriori progressi di un'artista dotata di una voce straordinaria e di una tecnica chitarrista che in questo disco paga un omaggio più che mai sentito a eroi del Delta Blues come Junior Kimbrough e R.L. Burnside track list
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