RIDIN'

Prodotto da Glen Scott, il nuovo disco di Eric Bibb è un affascinante album concept che trae ispirazione da "A Ride For Liberty": un dipinto datato 1862 in cui il pittore Eastman Johnson ritraeva una famiglia afroamericana in fuga dalla schiavitù nel Sud degli Stati Uniti durante la guerra civile americana. "Le vere storie dei miei antenati e delle loro comunità di provenienza sono al centro di molte delle canzoni", spiega il settantunenne bluesman newyorkese a proposito di un disco dai chiari intenti: "concentrarsi sul compito di capire il razzismo endemico e cancellarlo dalla faccia della terra". Ospiti importanti come il grande Taj Mahal, Jontavious Willis, Russell Malone e Habib Koité lo aiutano nel compito in questo affresco storico e contemporaneo ricco di groove, di funk, di sapori etnici e di intrecci strumentali: 60 avvincenti minuti di musica (con l'aggiunta di un pezzo registrato dal vivo al Wheatland Festival con l'accompagnamento della String Band di Bibb) che invocano unità e coesione contro una piaga ancora esistente e diffusa