To the Places We Lived

Definito dallo stesso autore "un seguito spirituale" del suo album del 2010 "Nowhere Night", il nuovo disco solista del cantautore dell'Oregon Kasey Anderson sarà, secondo quanto da lui dichiarato, la sua ultima opera distribuita commercialmente. Alle canzoni del suo predecessore i pezzi di "To The Place We Lived" si collegano intimamente, attingendo a esperienze personali degli ultimi anni: nell'iniziale "Believers" Anderson riflette sull'importanza del concetto di speranza, mentre "Back To Nashville" e "Lost Parade" raccontano la sua vita nell'ambiente musicale e il tentativo di ricostruirsi un'esistenza dopo un periodo estremamente critico (nel 2012 gli era stato diagnosticato un disturbo bipolare e poco tempo dopo aveva trascorso due anni in carcere). Dato che il lavoro sul nuovo disco è durato diversi anni, Kasey ha avuto modo di farvi collaborare amici e colleghi come Eric Ambel e Kurt Bloch; Steve Earle, Matthew Ryan e Jesse Malin sono invece tra i nomi più ricorrenti quando si cerca di circoscrivere i contorni stilistici della sua musica