BLUE ROOM

Torna in circolazione 'Blue Room', il disco del 1998 con cui l'allora ventisettenne Mike Zito (oggi membro dell'apprezzatissima Royal Southern Brotherhood) irruppe sulla scena blues mondiale con la forza di un uragano. Con soli 1000 dollari in tasca per pagarsi le spese di registrazione e una band allestita per l'occasione, il musicista di St.Louis lo registro' nello scantinato di una casa di periferia in un giorno appena, dal vivo e senza sovraincisioni (escluse le parti vocali) nel corso di una session iniziata la mattina presto dopo avere trascorso la notte precedente sul palco e senza avere chiuso occhio. L'energia e l'urgenza di quelle incisioni esplode ancora dagli altoparlanti, nel funk blues a rotta di collo dell'iniziale 'Hollywood', nei riff stop and go di 'Trigger', nell'assolo virtuosistico di 'It's All Good', nei dinamici strumentali 'Gravy Jam' e 'Soundcheck', nello slow blues di 'Lowering', nell'inno gioioso di 'Shoes Blues', nell'andamento jazzato di 'Ways About You', nel funk di 'Lightning Bulb' e in una cover di 'Rocket Man' di Elton John immersa in effetti wah-wah. A risentirlo oggi lo stesso Zito non cambierebbe una virgola: 'Provo una grande gioia nell'ascoltare il giovane uomo protagonista di queste registrazioni. Ne sono davvero orgoglioso'. Come dargli torto?