Occasional Rain - Bob Stanley & Pete Wiggs Present:

'Inghilterra, il giorno dopo la fine degli anni Sessanta': così Bob Stanley (curatore della compilation assieme a Pete Wiggs) contestualizza geograficamente e temporalmente questa antologia su marchio Ace che fotografa un momento cruciale nell'evoluzione della musica rock d'oltre Manica, quando, con i Beatles in dissoluzione, il nascente progressive conviveva con gli ultimi scampoli di psichedelia e molti musicisti avventurosi esploravano le aree del jazz e del folk dando forma alla nuova canzone d'autore. 'Ci sono due temi che emergono regolarmente nel rock britannico al volgere dei '70', scrive ancora Stanley: 'la ricerca di una casa che non c'è più e la pioggia...Il risultato fu molta musica meravigliosa, che in parte vendette a palate (la gente dimentica quanto fossero popolari i Moody Blues) ma molto più spesso faticò ad arrivare nei negozi: per ogni band come gli Yes c'erano dozzine di 'Igginbottom'. Tutti artisti presenti in una scaletta che a gruppi popolarissimi come i Traffic o di successo come gli Argent affianca nomi semisconosciuti (Mandy More, Shape Of The Rain, Andrew Leigh) o di culto come i Cressida, Keith West ex Tomorrow, Pete Brown con i Piblokto! e Michael Chapman, in una istantanea che evoca 'la sensazione di un umido sabato pomeriggio all'alba degli anni '70 trascorso a sfogliare gli scaffali di un negozio di dischi, chiedendosi se comprare il nuovo album dei Jethro Tull o cogliere invece l'occasione di quell'LP di Christine Harwood che sta nello scomparto delle offerte'