V - A CHRIS STAPLETON - KEB' MO' - GRACE POTTERMUSCLE SHOALS: SMALL TOWN BIG SOUND![]() Genere: Blues Etichetta: BMG Anno: 2018 Supporto: CD
A gennaio Rick Hall, fondatore dei leggendari studi di registrazione FAME a Muscle Shoals, e' morto di cancro, e 'Muscle Shoals...Small Town, Big Sound' (i cui proventi andranno in parte a sostenere diverse associazioni musicali) e' un doveroso tributo alla sua memoria. Vi hanno preso parte, come spiega il produttore ed editore musicale Rodney Hall, produttore esecutivo del progetto e cogestore attuale degli studi, 'artisti che sono stati ispirati dalla magia del Muscle Shoals Sound', quel suono contaminato di soul, rhythm&blues, country e rock and roll che ha lasciato un'impronta indelebile su una miriade di registrazioni epocali di gente come Aretha Franklin e i Rolling Stones, Wilson Pickett e Bob Dylan (l'elenco sarebbe quasi infinito). Ecco dunque Steven Tyler e la chitarra shred di Nuno Bettencourt degli Extreme incrociarsi in una cover di 'Brown Sugar' dei Rolling Stones, mentre Grace Potter tira fuori la sua potentissima voce soul in 'I'd Rather Go Blind' di Etta James. Willie Nelson, Jamey Johnson, Chris Stapleton e Lee Ann Womack uniscono le forze in una reinterpretazione della dylaniana 'Gotta Serve Somebody' mentre Mike Farris e i Blind Boys Of Alabama riprendono la 'Respect Yourself' degli Staple Singers, Alan Jackson si cimenta a sua volta con un classico stonesiano ('Wild Horses') e Brently Stephen Smith mette mano alla 'Mustang Sally' di Pickett. L'intrigante gioco continua con Keb Mo', Eli 'Paperboy' Reed, Kid Rock, Aloe Blacc, Michael McDonald, Vince Gill, Alison Krauss, Delbert McClinton, Candi Staton, Jason Isbell e altri artisti storici e contemporanei, ognuno dei quali - sempre accompagnato da un team di musicisti locali - reinterpreta nelle sue corde brani classici registrati in quel luogo mitico, crocevia irripetibile e rivoluzionario (all'epoca) in cui, tra gli anni Cinquanta e Settanta, si incontravano musica bianca e musica nera in un Sud degli Stati Uniti ancora avvelenato da profondi odi razziali. Un'eredita' culturale, storica e sociale, oltre che musicale, importantissima, che un disco come questo contribuisce a perpetrare e tenere in vita track list
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