LIFE IS GOOD ON THE OPEN ROAD

Fermi discograficamente al 'Wild Animals' del 2014, Dave Simonett, Erik Berry, Ryan Young, Dave Carroll, Tim Saxhaug e Eamonn McLain si sono ritrovati in una capanna nei boschi del Minnesota per verificare se l'alchimia che aveva contraddistinto le loro opere precedenti non fosse andata perduta. Le canzoni che il cantante Simonett ha scritto per l'occasione dimostrano che fortunatamente l'antica magia e' rimasta intatta: il suono del disco, come scrive il sito americano Hear Ya', e' quello di una nuova 'liberta' che inonda il gruppo come il sorgere del sole, una nuova alba'. Un vero e proprio ritorno alla forma, come hanno sottolineato gli stessi membri di una band che continua a innovare i linguaggi del folk rock e del bluegrass con una verve che ha pochi eguali. Gli intrecci di voci, banjo, mandolino, violino, basso e chitarra e i ritmi sostenuti sono un marchio di fabbrica per la band di Duluth, in queste nuove dodici canzoni che ancora una volta (a partire dall'iniziale e trascinante 'Kelly's Bar') contaminano irresistibilmente la musica tradizionale americana con il rock e il punk dando vita a una forma di bluegrass autenticamente progressivo