STRANGE PATH

E' stato davvero uno strano cammino, come suggerisce il titolo del suo nuovo album, quello che ha portato sin qui Leroy Stagger, ex punk rocker canadese convertito al cantautorato con diciassette anni di carriera, undici album e due EP alle spalle, che da dieci anni ha vinto la sua battaglia contro l'alcolismo e i demoni della depressione e oggi vive con moglie e figli a Lethbridge, nel natio stato dell'Alberta, in una casa che ospita anche un attrezzatissimo home studio. Il disco, ha raccontato lui stesso, e' il risultato e la scrematura di una quantita' di provini tale da riempire un album triplo, il frutto di un viaggio introspettivo che ha dato origine anche un omonimo libro e che documenta una rinascita spirituale. Il batterista Pete Thomas (Elvis Costello and the Attractions, Elliot Smith, Los Lobos), il collaboratore di lungo corso Tyson Maiko al basso, il chitarrista Paul Rigby (Neko Case, Garth Hudson, Jakob Dylan) e i musicisti della sua band Rebeltone Sound (Ryland Moranz alla chitarra, mandolino e voce e Michael Ayotte al pianoforte, al sintetizzatore e alle tastiere) sono i coprotagonisti di questo diario musicale zeppo di riflessioni filosofiche che riflette su temi profondi come l'impermanenza e la sacralita' della vita (nel gioioso glam rock di 'Strange Attractor') alternando il tono spettrale e malinconico di 'Leonard Cohen Is Dead' al ritmo insistente di 'Jesus And Buddha' e alle riflessioni cosmiche della conclusiva 'The Light', utilizzando sonorita' contemporanee per parlare di tutto un po', 'perdita, perdono, dolore, fede, Clash, Gord Downie (cantautore canadese scomparso di recente), amore, morte, paura, accettazione, poteri superiori, Madre Terra, ossessione, redenzione e il cammino che noi tutti percorriamo nel corso dell'esistenza'