ROXY 1975 & WALTER KERR 2018

18 ottobre 1975, 9 gennaio 2018: un salto temporale (e non solo) enorme, quello esistente tra lo Springsteen barbuto, scatenato e con berretto in testa dei tempi eroici di 'Born To Run' e quello sessantanovenne, ironico, scarno e riflessivo della ormai celeberrima 'residency' al Walter Kerr Theatre di New York, accoppiati in un cofanetto formato 'longbox' con libretto a colori e a tiratura limitata (300 copie numerate). Il concerto 'antico' (e leggendario) e' il first show del '75 al Roxy Theatre di West Hollywood, quando Bruce e la E Street Band gettavano le basi di una leggenda immortale travolgendo il pubblico con un'energia, una passione e un pathos inauditi: una versione per sola voce e pianoforte di 'Thunder Road' apre una indimenticabile performance di due ore in cui il rocker del New Jersey e la sua band propongono sei brani da 'Born To Run', pezzi dai due album precedenti ('Spirit In The Night', 'The 'E' Street Shuffle', '4th of July, Asbury Park (Sandy)', 'Kitty's Back', 'Rosalita (Come Out Tonight') e cover di 'When You Walk In The Room' di Jackie DeShannon, 'Goin' Back' (Carole King, Byrds) e 'Carol' (Chuck Berry). Lo show al Kerr Theatre non e' quello trasmesso da Netflix: come in tutti i concerti della serie Bruce, Springsteen - raggiunto sul palco dalla moglie Patti Scialfa per due versioni di 'Tougher Than The Rest' e 'Brilliant Disguise' - mette a nudo se stesso e le sue canzoni tra musica e lunghe introduzioni parlate e autobiografiche in un percorso che inizia con 'Growin' Up' e termina con 'Born To Run' e che include titoli come 'My Hometown', 'My Father's House', 'The Wish', 'Thunder Road', 'The Promised Land', 'Tenth Avenue Freeze-Out', 'The Ghost Of Tom Joad', 'The Rising', 'Dancing In The Dark' e 'Land Of Hope And Dreams', spogliate della loro enfasi elettrica ma non del loro pathos