STEADY AS WE GO

'Mi sono allenato 25 anni per fare un album come questo', ha spiegato Hank Shizzoe a proposito di 'Steady As We Go', quindicesimo titolo della sua discografia. 'Con questa band, questi meravigliosi musicisti e l'altra gente che ci ha lavorato posso dire di avere raggiunto l'obiettivo'. Nell'estate del 2018 lui, il batterista Simon Baumann, il contrabbassista Michel Poffet e il chitarrista Tom Etter si erano ritrovati nel loro studio a Berna a registrare dieci canzoni in soli due giorni, cantando e suonando a distanza ravvicinata, senza cuffie e pannelli separatori. In seguito hanno aggiunto alle tracce base lap steel, pedal steel e altri strumenti a corda, accogliendo ospiti come Michael Flury (trombone), Hendrix Ackle (pianoforte), Tinu Heiniger (clarinetto), Jurg Fuyuzui Zurmuhle (shakuhachi) e Rhani Krija (percussioni), ma restando fedeli al motto secondo cui 'less is more' e la sottrazione e' un valore aggiunto. A Los Angeles e' stato poi il grande fonico Stephen Marcussen (che ha lavorato a dischi di Johnny Cash, Rolling Stones, Tom Petty, Ry Cooder, Prince, Willie Nelson, Gillian Welch, eels, Audioslave, k.d. lang e tantissimi altri) a dare l'ultimo tocco magico a un album davvero speciale, in cui Shizzoe affianca tre sue nuove canzoni a pezzi di Tom Petty e di Randy Newman e a standard della tradizione blues, hillbilly e country & western. 'E' l'album che ho sempre voluto fare', chiosa il cantautore e chitarrista zurighese, ispirato sia quando interpreta 'Make Me A Pallet On Your Floor' di Mississippi John Hurt o 'Stand By Your Man' di Tammy Wynette, sia quando si cimenta con sue canzoni capaci di non sfigurare in una scaletta zeppa di classici