RIDIN' HIGH...AGAIN

Decimo album di studio del texano Jack Ingram, 'Ridin' High...Again' e' stato registrato nei famosi Arlyn Studios di Memphis durante quello che lo stesso musicista ha definito 'un party durato 48 ore'. Tra i musicisti che hanno preso parte alla festa spicca il grande chitarrista Charlie Sexton (tuttora punto fermo della touring band di Bob Dylan), il braccio destro piu' adatto per consentire al 'Wildman' originario delle Woodlands di tuffarsi a capofitto in un progetto spontaneo, un 'instant record' nato da un'urgenza espressiva immediata che lo riconnette a doppio filo con le sue radici. L'appassionato omaggio si consuma non solo attraverso ottime cover di classici di Guy Clark ('Desperados Waiting For A Train'), Kris Kristofferson ('Jesus Was A Capricorn'), Willie Nelson ('Gotta Get Drunk'), Rusty Wier ('Don't It Make You Wanna Dance') e Hayes Carll ('Down The Road Tonight'), ma anche per mezzo di nuove composizioni che Ingram ha firmato con colleghi come Jon Randall Stewart e Todd Snider, mentre 'Tin Man' e' una nuova versione del pezzo che Jack aveva scritto con Miranda Lambert e John Randall e che, proprio nella versione della Lambert, ha vinto il premio di canzone dell'anno assegnato nel 2018 dalla ACM (Association Of Country Music) ottenendo anche un paio di nomination ai Grammy e ai CMA Awards. Tosto, risoluto e indipendente per natura, Ingram nuota nelle sue acque preferite in un disco sincero, appassionato e senza compromessi di sorta