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Honky-tonk a colpi di chitarra "twang" e polveroso roots rock da autostrada sono gli ingredienti che Sara Petite mescola ancora una volta abilmente in questo nuovo disco prodotto da Eric Corne, dimostrandosi come sempre capace di travalicare i confini di genere. In "The Empress" la cantautrice outlaw di San Diego, California, si cala perfettamente nei panni delle protagoniste di canzoni ambientate in un'America minore tra bettole e roulotte dove si consumano drammi sentimentali e dipendenze: in "The Mistress", una ballata country/soul all'antica che racconta una storia d'amore con l'alcol, assume il ruolo di una affranta narratrice, in "Bringin' Down The Neighborhood" si trasforma in una scatenata hillbilly pronta a fare casino e a mettersi nei guai. In quelli e negli altri 9 brani in scaletta Sara assume sempre una prospettiva decisamente femminile evocando le gesta di eroine come Giovanna d'Arco e Maria Maddalena