ARKANSAS

'Questo e' il disco che ho sempre voluto fare, con la band in grado di portarlo in vita. Dopo tutti questi anni, sento di essere stato finalmente in grado di catturare il suono che avevo in testa'. Cosi' il veterano John Oates racconta il suo nuovo album 'Arkansas', il primo per l'etichetta Thirty Tigers: un disco scaturito da una serie di sedute di registrazione a Nashville, concepito inizialmente come un tributo a Mississippi John Hurt (l'idolo di Oates) ed evolutosi poi in una collezione di canzoni popolari americane che sanno di 'Dixieland inzuppato nel bluegrass e salato con blues del Delta'. Prodotto dallo stesso artista insieme a David Kalmusky, 'Arkansas' e' suonato da una band stellare, la Good Road Band, che comprende Sam Bush al mandolino, Russ Pahl alla pedal steel, Guthrie Trapp alla chitarra elettrica, Steve Mackey al basso, Nathaniel Smith al violoncello e Josh Day alla batteria e alle percussioni. Grazie a loro e a un accorto dosaggio di antiche e nuove tecniche di registrazione pezzi come la title track evocano le sponde brumose del Mississippi e i campi di cotone del Sud e Oates ha modo di combinare magicamente la sua ben nota sensibilita' pop con una dedizione profonda al genere Americana affiancando due brani originali a brani del suo acclamatissimo repertorio in duo con Daryl Hall e ad accurate selezioni dal catalogo americano pre rock and roll, tra la 'Anytime' di Emmett Miller datata 1924 e la 'Miss The Mississippi And You' di Jimmie Rodgers (1932), senza tralasciare inventive reinvenzioni country blues e ragtime, di Mississippi John Hurt e di Blind Blake