MIGHTY

'Non puoi intitolare un disco 'The Mighty' e non assicurarti che sia un grande album', ha spiegato a Billboard il frontman degli O.A.R. ?Marc Roberge, che con i compagni di band ha lavorato a lungo sulle dodici canzoni che lo compongono affidandone la coproduzione a Gregg Wattenberg e a PomPom (alias Kellen Pomeranz). A ispirare il titolo della raccolta e' la definizione ('i possenti O.A.R.') che del gruppo diede Richie Sambora dei Bon Jovi prima di un concerto al Red Rocks Amphitheatre nel 2017, e il contenuto tiene fede alle aspettative: pezzi come 'Nantucket Is Gone', 'Be Easy' e 'Are You For Real' sono - nelle parole dello stesso Roberge - 'classiche canzoni da soundcheck degli O.A.R.' che conservano un aroma decisamente familiare a dispetto degli arrangiamenti piuttosto innovativi e delle idee sonore portate in dote da PomPom mentre 'California' e 'Free' sono due inni alla liberta' di pensiero ed azione: la prima melodica e a ritmo di reggae, la seconda ancorata al terreno dal drumming potente di Chris Culos. In tutto il disco la Pomeranz e' una presenza di rilievo: 'Con lei abbiamo voluto correre dei rischi, in tutto l'album si percepisce la creativita' di qualcuno di esterno al gruppo'. 'The Mighty' suona in effetti come un passo avanti per la band alt rock di Rockville (Maryand), stabile nel quintetto che accanto a Roberge (voce solista e chitarra) e a Culos (batteria) schiera il chitarrista Richard On, il bassista Benji Gershman e il sassofonista - chitarrista Jerry DePizzo ma desiderosa - dopo oltre vent'anni di attivita' e nove album - di trovare nuove e moderne forme di espressione