OTHER ARRANGEMENTS

A soli 24 anni, Parker Millsap ha gia' tre apprezzati album in catalogo pubblicati tra il 2012 e il 2016. 'Palisades', il secondo disco che porta il suo nome e 'The Very Last Day' lo hanno imposto all'attenzione del pubblico dal palato fine come una delle migliori voci del folk rock acustico contemporaneo, ma a partire dal titolo 'Other Arrangements' svela un lato finora nascosto e una direzione diversa: e' il disco sicuramente piu' accessibile del giovane cantautore dell'Oklahoma, con alcuni brani su cui e' persino possibile ballare. Il country folk infuso di gospel con cui si e' fatto conoscere non e' stato del tutto accantonato, ma la copertina - dove Millsap imbraccia una fiammante, rossa Fender elettrica - anticipa i contenuti di un album animato da uno spirito rock and roll ed energetico. Il soul anni Sessanta di 'Your Water' (che rievoca la quasi omonima 'You Don't Miss Your Water' di William Bell) e il riff pulsante, ansioso di 'Let A Little Light In' (che a Jonathan Bernstein di 'American Songwriter' ha ricordato certe cose dei Wilco) lasciano spazio, nella seconda parte del disco, a convincenti canzoni 'on the road' e in perenne movimento come 'Gotta Get To You' e 'Some People'. E quando finalmente 'si ferma per scendere dall'auto (scrive ancora Bernstein) Millsap mette in circolo in 'Good Night' un racconto commovente di temporanea felicita''