MIDDLE OF THE ROAD

Salutato all'esordio, quando aveva appena sedici anni, come la reincarnazione di Jimi Hendrix, con 14 album alle spalle Eric Gales ha acquisito un profilo artistico autonomo e indiscutibile, e il nuovo 'Middle Of The Road' trasuda sicurezza, convinzione e sincerita' da tutti i pori. In Fabrizio Grossi (Alice Cooper, Joe Bonamassa, Billy F. Gibbons, Ice T, Leslie West, Slash, Walter Trout, Steve Lukather, Steve Vai, Paul Stanley, Supersonic Blues Machine) il cantante e chitarrista di Memphis ha trovato un produttore estremamente empatico, che stavolta lo ha convinto anche a suonare il basso, facendosi affiancare da una band che include Aaron Haggerty (batteria), Dylan Wiggins (organo Hammond B3) e LaDonna Gales (cori), mentre Maxwell 'Wizard' Drummey si esibisce al mellotron sul brano 'Repetition'. e l'apprezzatissimo Gary Clark Jr. contribuisce alla riuscita di 'Boogie Man', unica cover inclusa nella raccolta. Non e' l'unico ospite di grido di un disco che annovera tra i collaboratori amici del musicista come Lauryn Hill (presente nel brano 'Been So Long) e Raphael Saadiq (coautore di un brano). E' un album molto autobiografico, 'Middle Of The Road', un disco in cui il vigoroso rock blues di Gales serve a parlare di rinascita dopo un periodo difficile (nel 2009 Gales ha trascorso un periodo in prigione per possesso di droga e detenzione di arma da fuoco). 'E' un album che parla dell'essere totalmente focalizzati e centrati nel bel mezzo della strada', spiega Eric. 'Non va bene essere sul lato sbagliato o sulla ghiaia, e non va bene neppure starsene sullo spartitraffico. E' giusto in mezzo alla corsia che bisogna essere'