EGYPT STATION

Registrato tra Los Angeles, il Sussex e gli imprescindibili (per un ex Beatle) Abbey Road Studios di Londra, il diciassettesimo album di studio solista di Paul McCartney arriva a cinque anni di distanza da 'New'. Prendendo il titolo dal dipinto dello stesso 'Macca' che adorna la copertina, 'Egypt Station' e' stato prodotto (con l'eccezione di un brano, affidato a Ryan Tedder) da Greg Kurstin (Adele, Beck, Foo Fighters): 'Mi piacciono le parole 'Egypt Station', ha spiegato lo stesso Paul. 'Mi ricordano i tempi in cui facevamo album intesi come tali. La prima canzone del disco e' la stazione di partenza e ogni brano successivo e' inteso come fosse un'altra stazione di passaggio. E' quella l'idea di base su cui si incentrano i pezzi, li ho immaginati come localita' da sogno da cui emana e prende forma la musica'. La malinconica ballata 'I Don't Know' e il rock and roll vecchio stampo di 'Come On To Me' hanno anticipato i contenuti di questo diario di viaggio virtuale aperto e chiuso da due strumentali ('Station I' e 'Station II') e in cui ognuna delle quattordici canzoni porta l'ascoltatore in un luogo o in un momento diverso: lungo il tragitto si incontrano una meditazione acustica sulle gioie legate al saper assaporare il presente ('Happy With You'), un inno pacificista con le stimmate del classico mcartneyano ('People Want Peace') e una epica suite in piu' movimenti di sette minuti di durata ('Despite Repeated Warnings'). Il risultato e' davvero 'un viaggio caleidoscopico attraverso una miriade di luoghi e di ere musicali, allo stesso tempo saldamente radicato nel qui e adesso'; a 76 anni sir Paul dimostra anche stavolta l'entusiasmo, la vitalita' e la curiosita' musicale di un ragazzino alle prime armi