CAPITALIST BLUES

Il clima che si respira in questi mesi negli Stati Uniti spinge molti artisti a incidere dischi 'politici': e' il caso anche di 'The Capitalist Blues', terzo album solista di Leyla McCalla, violoncellista di origine haitiana e di formazione classica e folk gia' componente dei Carolina Chocolate Drops, prodotto a New Orleans dal musicista locale Jimmy Horn. 'E' arrivato il momento di fare dichiarazioni importanti', ha spiegato la musicista che si e' fatta le ossa proprio suonando nelle strade della Crescent City. 'Ho sempre sentito l'urgenza di parlare del sistema, di come distorca il nostro senso della realta' tenendoci disinformati, ma adesso e' come se tutte queste cose si intreccino e si colleghino tra di loro'. 'The Capitalist Blues' riflette dunque su una societa' divisa in cui e' il denaro a dominare e le distanze tra benestanti e poveri si acuiscono: cio' nonostante, il disco trasmette un senso di fiducia nella natura umana ed e' tutt'altro che ombroso a cominciare dalla title track registrata presso la storica Preservation Hall di New Orleans con la partecipazione di glorie locali quali i Palmetto Bug Stompers, Carl LeBlanc e Shannon Powell. In tutto il disco il jazz tradizionale convive con lo zydeco e con la rara, la musica da festival nata ad Haiti, grazie a un grande cast di musicisti che include Corey Ledet e i Lakou Mizik di Port au Prince. Distante dall'approccio folk dei due (ottimi) dischi che lo avevano preceduto, 'The Capitalist Blues' e' composto quasi interamente di canzoni originali, radicate nella tradizione di New Orleans e nella musica popolare haitiana