
LITTLE STEVEN - AND THE INTERSTELLAR JAZZ RENEGADESLILYHAMMER - THE SCORE VOL.2: FOLK, ROCK, RIO, BITS AND PIECES![]() Genere: Rock Etichetta: UNIVERSAL Anno: 2019 Supporto: CD
Attore, coautore e coproduttore del celebrato serial televisivo 'Lilyhammer' (in cui interpreta un mafioso newyorkese fuggito in Norvegia sotto il programma di protezione dei testimoni), il camaleontico Steven Van Zandt alias Little Steven ha curato anche la ricca e variegata colonna sonora del programma andato in onda su Netflix fino al 2014, registrata tra i suoi Renegade Studios di New York e diversi studi di registrazione norvegesi durante le riprese. Il secondo dei due volumi contenenti le sue musiche comprende 36 brani di eterogenea ispirazione prodotti e arrangiati da Van Zandt in collaborazione con il celebrato pianista, arrangiatore e orchestratore Lee Musiker ed eseguiti con gli Interstellar Jazz Renegades, formazione aperta che raggruppa alcuni dei migliori musicisti newyorkesi condotti dallo stesso Musiker e dagli orchestratori Stan Harrison, Raul Agraz e Adam Hochstatter (oltre a cantare, Little Steven suona la chitarra in tutti i pezzi meno uno). C'e' un po' di tutto, qui dentro, da brevi frammenti musicali a canzoni fatte e finite che coprono i generi musicali piu' disparati: dal tema conduttore 'Lilyhammer Nocturne', che inizia come uno swing jazz per tramutarsi poi in un pezzo folk norvegese (a simboleggiare il contrasto tra le due culture) a titoli che, come 'Revelation', 'Lillehammer Mourning', 'Baptism' e 'Toboggan Negotiation', affondano le radici nella piu' autentica musica popolare del Paese scandinavo utilizzando anche strumenti tradizionali, dalla melodia morriconiana di 'African Dawn' alle sonorita' orientali di 'Tandoori Epiphany' e 'Dance Of The Persian Serpent', dal rock sinfonico di 'Painted Angels' alla bluesata 'Espresso Martini', dal surf rock di 'Killer Surf' al mambo - latin jazz di 'Stevie Colada' e di una 'Mojito' che richiama lo stile classico di Perez Prado, mentre 'Favella' evoca immagini di Rio de Janeiro e 'Out Of The Darkness' (che Van Zandt registro' nel 1983) perde le sue connotazioni di inno da stadio per diventare un agrodolce strumentale dai sapori anch'essi norvegesi. Un'altra lampante dimostrazione della creativita' strabordante e della immensa cultura musicale di un artista lanciatissimo dopo i recenti tour con la sua band e la pubblicazione dell'album 'Summer Of Sorcery' track list
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