LET IT GO

E' un vero ritorno a casa, quello che Bernard Allison compie con 'Let It Go': un disco pubblicato dalla Ruf Records, l'etichetta tedesca nata nel 1994 sostanzialmente per distribuire i dischi di papa' Luther, e registrato nella patria del blues, il Tennessee (negli studi Bessie Blue Studio di Stantonville, con il produttore Jim Gaines). 'Abbiamo preso la decisione di non inondarlo di tastiere e fiati', ha spiegato il cantante, chitarrista e compositore chicagoano, 'per tornare al sound genuino ed essenziale di una sezione ritmica e mostrare una maggiore maturita' compositiva'. Nei dodici brani della raccolta Bernard viaggia spedito e sicuro sui sentieri del funk blues (nell'iniziale 'Cruisin' For A Bruisin''), giostrando sui registri del wah wah ('Same Ole Feeling'), sciorinando serpentini assoli ('Night Train'), alzando il ritmo e il volume sonoro ('Backdoor Man', la potente title track) ed evocando lo spirito di Hendrix e di Allison Sr. ('Leave Your Ego'). Ma siccome per Bernard il blues e' sempre stato anche sperimentazione, ecco le scansioni jazzy di 'Kiddio' e il lamento acustico finale di 'Castle' (scritta da Luther), mentre 'Blues Party' immagina una jam session celestiale con i grandi del passato (da Robert Johnson a John Lee Hooker). Per gli amanti del blues l'anno non poteva cominciare in modo migliore