
LEE PHIL& THE HORSE HE RODE IN ON![]() Genere: Roots Etichetta: PALODURO Anno: 2019 Supporto: CD
La sezione ritmica dei Crazy Horse (Billy Talbot al basso e Ralph Molina alla batteria) accompagna nel suo nuovo album Phil Lee, pittoresco personaggio del giro di Neil Young che ha pubblicato il suo primo disco solista 'Mighty King Of Love' nel 1999. Al trio base, che ha registrato le sue parti al Painted Sky Studio di Cambria, California, si e' aggiunto uno stuolo di ospiti importanti che oltre al veterano Barry Goldberg (tastierista degli Electric Flag e della Steve Miller Band) e al chitarrista Jan King, presenze costanti in tutto il disco, comprende altri maghi della sei corde come Richard Bennett (Neil Diamond, Mark Knopfler), Bill Kirchen, Dorian Michael e George Bradfute, il folk singer Bill Lloyd (Foster And Lloyd), lo specialista della slide David Weeks, il tastierista Jack Irwin, le coriste Molly Pasutti e Taryn Engel e, in un solo brano, gli altri chitarristi Jake Berger e Pete Anderson (Dwight Yoakam). Un pezzo come 'Bad For Me' e' il miglior esempio dell'approccio che Lee, amici e compagni hanno adottato nel registrare ''The Horse He Rode In On': un approccio, nelle sue parole, 'selvaggio, umorale e tutt'altro che perfetto', dove la spontaneita' e l'attitudine live la fanno da padrone e i brani crescono lentamente fino a sfociare in ruggenti e roboanti crescendo chitarristici che avranno fatto sorridere di soddisfazione zio Neil. 'Uno dei piu' grandi motivi di fascino dell'album', scrive il sito Neil Young News', 'e' il suo feeling stropicciato, pericoloso, precario come chi sente di poter finire presto in galera': definizione suggestiva per una raccolta che riprende nella title track un brano del disco di esordio di Lee e che, come osserva Remo Ricaldone sul sito italiano Lonestar Time, si muove nell'ambito di un 'un 'sixties sound' che rimanda inevitabilmente a mente i Byrds, Tom Petty ed il Bob Dylan piu' elettrico di quegli anni' tra splendide ballate come 'Rebel In My Heart', il country rock di 'Don't Forget Like I Used To' e del pezzo che intitola il disco e una ironica 'outlaw song' come 'Party Drawers' track list
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