SANCTUARY

Nato in Wisconsin nel 1943 ma colonna portante della scena musicale di New Orleans (dai primi anni Ottanta e' una presenza regolare nei locali di Bourbon Street), Bryan Lee - cieco dall'eta' di sei anni - e' stato il mentore di Kenny Wayne Shepherd e ha collaborato con innumerevoli artisti formandosi sui classici del blues e del rock and roll. Il suo nuovo album 'Sanctuary' segna una deviazione dai suoi dischi precedenti in quanto stavolta il tradizionale blues elettrico di Lee si ammanta di gospel e di ispirazione cristiana: con Deidre Fellner ai cori, Marc Spagone alla chitarra, Jack Berry e David Kasik al basso, Matt Liban alla batteria, Jimmy Voegeli alle tastiere, Greg Koch al dobro e Steve Hamilton (anche coproduttore) alle percussioni, Bryan (voce e chitarra) celebra la sua fede tra i ritmi funky e profondi di pura marca New Orleans di 'Fight For The Light' e 'U-Haul', lo shuffle vivace di 'The Gift' e 'Jesus Is My Lord And Savior' e il gospel organistico di 'Sanctuary' e 'Only If You Praise The Lord' mentre 'The Lord's Prayer', registrata in Norvegia nel 2011, e' il pezzo che ha dato il la a tutto il progetto, una revisione gospel a tempo di swing del Padre Nostro che a Lee e' apparsa in sogno e in cui i fraseggi di piano e organo si intrecciano con il suo timbro tenorile caldo, accoppiato a uno stile chitarristico come sempre incisivo e ricco di gusto. Inutile sottolinearlo: anche l'ascoltatore piu' laico e agnostico rimarra' difficilmente insensibile all'ascolto di questo album