
KELLY PAULSeventySettanta, "Seventy", sono gli anni compiuti quest'anno dal cantautore australiano Paul Kelly, che per celebrare l'importante anniversario ha voluto realizzare - parole sue - il suo disco "più vario di sempre". Il pezzo forte e più atteso è forse "Rita Wrote A Letter", sequel a distanza di quasi trent'anni di una delle canzoni più belle e amate del suo repertorio, "How To Make Gravy", lettera immaginaria di un carcerato alla sua amata alla vigilia di un Natale che non potrà passare in famiglia. Da sempre sensibile alla poesia, in "The Magpies" Kelly rielabora versi del poeta neozelandese Denis Glover e in "Sailing To Byzantium" adatta liriche di W.B. Yeats, mentre tra riflessioni sulla mortalità ("The Body Keeps The Score", "I'm Not Afraid Of The Dark"), una dedicata alla pronipote di due anni ("Happy Birthday Ada Mae"), brani che evocano il Dylan anni '70 ("I Keep Coming Back For More"), duetti con Meg Washington e Rebecca Bernard e una composizione in due tempi ("Tell Us A Story" posta in apertura e chiusura) conferma ciò che di lui ha detto una volta Billy Bragg, definendolo "uno dei più grandi osservatori della condizione umana tra coloro che operano nell'ambito della musica rock" track list
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