
BONHAM TRACYSky Too WideAffiancata da una piccola orchestra d'archi e da una virtuosa sezione ritmica jazz composta dal contrabbassista Rene Hart e dal batterista Alvester Garnett, Tracy Bonham tira le fila di una carriera ultratrentennale con un disco in cui affianca cinque nuove composizioni a reinterpretazioni di quattro classici del suo back catalog ("Give Us Something To Feel", "Jumping Bean", "Naked" e "Whether You Fall") mostrando ancora una volta una identità artistica raffinata e sempre più lontana dai suoi esordi. Anche i nuovi brani, a partire dal pezzo chiave intitolato "Damn The Sky (For Being Too Wide)", fondono la vecchia attitudine indie rock con influenze classico-romantiche e con un certo gusto per il cabaret gettando un ponte ideale tra la sensibilità artistica di Regina Spektor e Cat Power e l'impressionismo romantico di Debussy e Ravel (chitarrista autodidatta, Bonham è infatti una artista di formazione classica, pianista e violinista di valore). Su quegli originali tappeti strumentali, Tracy espone con disarmante sincerità le sue debolezze e le sue aspirazioni, riflettendo sull'isolamento contemporaneo e sul bisogno di empatia umana track list
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