True Believer

La maggior parte dei brani di “True Believer” sono originali di Hummel che, nella migliore tradizione blues, offre un commento pungente sul mondo di oggi, dalla fredda impersonalità della tecnologia (“Ghosted”) allo stato attuale dell'umanità (“High Time for the Devil”) fino al tipo di persona che ti ruba il parcheggio (“Mr. Two Thirds”). Inoltre, possiamo apprezzare le ampie influenze musicali di Mark, che dà la sua personale impronta a brani di Elvin Bishop, Otis Rush, BB King, Fleetwood Mac e Little Walter. Il brillante lavoro all'armonica di Hummel è presente in tutto “True Believer”, con il suo ardente suono amplificato su “High Time for the Devil”, la sua padronanza dello strumento su “Ghosted” e il suo bellissimo lavoro di cromatismi su “You're Breaking My Heart” sono particolarmente impressionanti. Junior Watson dimostra ancora una volta di essere uno dei chitarristi più entusiasmanti con le sue esecuzioni su “Double Trouble” e “Stop Messin' Around”, mentre il pianoforte di Bob Welch rende “Headed for a Heartache” un pezzo speciale. Nessun gruppo blues va da nessuna parte senza una sezione ritmica di prima classe, e Roy Bermudes e il batterista Wes Starr sono tutto questo e molto di più.