Imperfect Circle

Erano quasi quindici anni che Hootie & The Blowfish non pubblicavano un nuovo disco: interrompono ora il lunghissimo silenzio con ‘Imperfect Circle’, quinto capitolo di una discografia che – grazie soprattutto al fortunatissimo debutto ‘Cracked Rear View’ – ha accumulato oltre venticinque milioni di album venduti nel mondo e sbocco naturale di un reunion tour americano di grande successo. Il quartetto del South Carolina ha iniziato a scriverlo e a registrarlo circa un anno fa a Nashville, sfornando tredici brani che mischiano il classico suono della band con lo stile piu’ rigorosamente country che il frontman Darius Rucker ha affinato nel corso della sua carriera solista. Jeff Trott, produttore accanto a Frank Rogers, ha posto la sua firma su tre canzoni, mentre in ‘Wild Fire Love’ c’è anche lo zampino di Ed Sheeran e in ‘Hold On’ quello di Chris Stapleton, nomi di punta di un team di autori di primissimo livello come Eric Paslay, David Ryan Harris, Andrew DeRoberts, James Slater e Chris August che fanno di ‘Imperfect Circle’ un album capace, come sottolinea il batterista Jim ‘Soni’ Sonefeld, di richiamare le sonorità classiche di ‘Cracked Rear View’ ma anche di proporre qualcosa di nuovo, di fresco e di diverso. ‘Quando ci mettiamo insieme suoniamo come Hootie & The Blowfish’ sintetizza Rucker. Il Southern rock di ‘Rollin’’ (‘come se stessimo suonando una cover dei Black Crowes o degli Allman Brothers’, spiega Rucker) e il duetto pop melodico con Lucie Silvas nella succitata ‘Wild Fire Love’ sono le due facce di una stessa medaglia e di una band che ama svariare su più fronti facendo le cose a modo suo. La voce ricca e pastosa di Rucker, la limpida chitarra di Mark Bryan, gli impasti vocali armoniosi dei quattro e le loro ariose melodie che mescolano rock, pop, country, folk, soul e blues sono una garanzia e un marchio di fabbrica invincibile e inossidabile