THIS WILD WILLING

Concepito, scritto e registrato a Parigi, il quarto album solista di Glen Hansard e' un disco in cui il talento cantautorale del musicista dublinese incontra un desiderio di sperimentazione che ricorda le sue prime esperienze con i Frames. Circondato in studio da una grande famiglia di 24 musicisti che comprende vecchi amici e compagni di viaggio fin dai tempi degli stessi Frames e degli Swell Season (come Joe Doyle e la cantante Marketa Irglova), gli strumentisti che lo accompagnano abitualmente dal vivo e tre fratelli iraniani (i Krosharavesh) incontrati proprio nella capitale francese, Hansard ha cercato in studio un approccio radicalmente diverso dal solito incoraggiando i suoi collaboratori a improvvisare e a seguire spunti melodici e fili narrativi talvolta nati sul momento, sviluppando 'una collezione di canzoni che in parte non sono state scritte in forma tradizionale', come ha spiegato lui stesso. 'Si e' trattato piuttosto di idee che abbiamo seguito fino a trovarne una conclusione'. 'A volte', continua Hansard, 'quando prendi un piccolo frammento musicale e ne hai cura, lo segui e lo sviluppi lentamente, puo' venirne fuori qualcosa di meraviglioso'. Cosi' sono nate canzoni come l'iniziale e intimista 'I'll Be You, Be Me' (in cui gli archi e le ance dei Krosharavesh si insinuano con eleganza nel tessuto melodico portando - scrive James McNair sul mensile Mojo - 'sfumature microtonali' all'arrangiamento) e pezzi dall'aroma celtico e l'afflato mistico come 'Brother's Keeper' e 'Mary' (in cui l'influenza di Van Morrison e' sempre presente), mentre 'Weight Of The World' e' un piccolo incanto che lo stesso McNair definisce 'uno squisito inno al silenzio con un pianoforte di taglio impressionista e sprazzi calorosi di contrabbasso'. 'This Wild Willing' e' un'altra tappa importante ed evolutiva nel percorso di uno degli artisti piu' passionali, comunicativi e sinceri della scena contemporanea