WAVES, THE WAKE

Sono ormai quindici anni che la band indie folk di Toronto capitanata dal cantautore Tony Dekker frequenta i palchi e gli studi di registrazione: sette album, diversi EP e molte esibizioni dal vivo ne hanno fatto quello che il servizio radiotelevisivo pubblico canadese CBC ha definito un 'patrimonio nazionale', ma il nuovo 'The Waves, The Wake', coprodotto da Chris Stringer (Union Sound) e registrato tra le mura antiche della Bishop Cronyn Memorial Church di London, Ontario, sfruttando la sua meravigliosa acustica, dimostra che non e' affatto loro intenzione riposare sugli allori. Messe in disparte le chitarre acustiche, la band ha aggiunto alle sonorita' familiari della chitarre elettrica dodici corde, del banjo e del pianoforte quelle per lei meno usuali dell'arpa, del liuto, dell'organo a canne, delle ance, delle conga e delle marimba mettendo al centro della scena eccellenti canzoni come la minimalista 'The Talking Wind' (che apre il disco per sola voce e strumenti a fiato), la meditativa 'Falling Apart' (dove al piano e alla voce spettrale di Dekker si affianca l'arpa di Mary Lattimore) e la mossa 'Side Effects' (contraddistinta da cambi di tempo e dal suono del vibrafono), mentre 'Alone But Not Alone' e' il ponte di collegamento con la produzione passata e 'Visions Of A Different World' uno stupendo brano a cappella che ha solo bisogno di voci umane per trasmettere il suo messaggio