GOIN' BACK DOWN

Bluesman (ma non solo) tuttofare, l'australiano Dave Hole ha registrato e si e' autoprodotto 'Goin' Back Down' dopo essersi costruito un home studio. Il disco e' il frutto di tre anni di preparazione e di lavoro: in otto degli undici brani che contiene l'artista suona da solo tutti gli strumenti, aiutandosi con alcuni loop e sample. Le sovraincisioni non tolgono spazio vitale a brani come l'iniziale 'Stompin' Ground' e la conclusiva title track (praticamente due parti di una stessa canzone), dove la slide di Hole e' in bella evidenza, mentre 'These Blues Are Here To Stay' si avvale dell'eccellente piano honky tonk di Bob Patient e del solido drumming di Ric Eastman oltre che di un fulminante assolo del bandleader e lo spettrale sax di Paul Millard offre un suggestivo contrappunto alla sua sei corde in 'Used To Be'. Gli omaggi a Elmore James ('Bobby's Rock', una grintosa 'Shake Your Money Maker') convivono con evocazioni di Robert Johnson e di B.B. King ma anche con suggestioni di antico Merseybeat, di Shadows, di Everly Brothers e di bluegrass ('Measure Of A Man', dove Dave suona una National Tricone brass guitar) a dimostrazione della versatilita' di un musicista capace anche di sfornare una splendida ballata come 'Tears For No Reason', eseguita con una chitarra classica con corde di nylon e con l'accompagnamento di un elegante violoncello suonato da Jon Tooby. Un ottimo biglietto da visita, nel complesso, per un grande chitarrista e ottimo compositore molto conosciuto in Australia ma non abbastanza noto fuori dai suoi confini nazionali