Foreground Music

Fuzz rock e lounge jazz, "freaky pop" e post-punk si mescolano nel nuovo album di Ron Gallo, cantautore del New Jersey con sei album solisti alle spalle. Anticipato dalla dance-punk apocalittica di "At Least I'm Dancing", "Foreground Music" (il contrario di "background music", musica di sottofondo)  è, nelle parole del musicista, un tentativo di capire "che suono potrebbe avere una crisi esistenziale se fosse anche divertente": è un approccio scanzonato a temi seri, il suo, che in queste canzoni, accompagnato dalla sua fedele chitarra e dal suo spirito autenticamente rock and roll, se la prende con gli estremisti xenofobi reazionari, i proprietari immobiliari che ristrutturano i quartieri storici delle città per fare più soldi e le multinazionali discografiche che decidono quanto deve costare la musica. "Non so in che direzione stiano andando le cose", dice Gallo, "ma credo che il mondo sarà quello che noi lo faremo diventare e quindi fregarsene è sempre una buona scelta. Se non dovesse funzionare, almeno ci godremo gli ultimi momenti che abbiamo"