Shapes of the Fall

Il settimo album di Piers Faccini, “Shapes Of The Fall”, esce per No Format!/Beating Drum ed è un intrigante mix tra il folk e blues, da sempre marchio di fabbrica del musicista britannico con una serie di accenti world-etnici mediterranei e africani. Un campionario di colori, ritmiche e strumenti nuovi, ma niente che trasfiguri davvero la poetica di Faccini, che in questo disco può contare anche su bellissime parti di archi e sui feat. di Ben Harper e del cantante marocchino Abdelkebir Merchane in All Aboard. Il disco, co-prodotto da Faccini e Fred Soulard, è stato anticipato dai singoli Foghorn Calling, All Aboard e The Real Way Out. Le influenze musicali in “Shapes of the Fall” attingono pesantemente all’ascendenza mediterranea di Faccini, ai modi e ai ritmi arabo-andalusi, sefarditi e dell’Italia meridionale. Iniziando dalla sua fascinazione per la taranta pugliese, l’ultimo esempio conosciuto di rituale e musica trance in Europa, l’album attraversa il Mediterraneo con canzoni che sono vascelli, accompagnato dai fratelli Malik e Karim Ziad, maestri strumentisti algerini, alla ricerca del dialogo con le tradizioni trance esistenti nel Maghreb e nella cultura berbera e Gnawa.