IS IT THE KISS

Undicesimo album di Ana Egge, 'Is It The Kiss' contiene nove brani originali e una cover ('Ballad Of The Poor Child' di Diana Jones cantata in duo con Iris DeMent) che confermano le qualita' speciali di una cantautrice che, come dice Steve Earle, 'sembra raccontarci ogni volta i suoi segreti piu' oscuri e profondi'. Il country e' sempre il suo linguaggio preferito, come dimostrano la pedal steel di Matt Davidson dei Twain e il violino di Alex Hargreaves e canzoni come 'Cocaine Cowboys' (che potrebbe essere stata incisa su qualche classico disco di Linda Ronstadt ed Emmylou Harris), ma la sezione ritmica di matrice indie e di origine brooklyniana composta da Jacob Silver e da Robin e i vellutati fiati di Cole Kamen-Green e di Adam Dotson portano spesso il suono dalle parti del soul, cosi' come la chitarra di Ana che suona sovente con lo stile misurato e funky di un Steve Cropper o di un Curtis Mayfield, mentre le sciabolate chitarristiche di Buck Meek dei Big Thief e gli arrangiamenti di ance e ottoni orchestrati dal polistrumentista, arrangiatore e produttore Alec Spiegelman dei Cuddle Magic (in brani come 'What Could Be') aggiungono ulteriori colori alla tavolozza espressiva della cantautrice canadese, capace di passare da storie devastanti come 'Teacake And Janey' e 'James' all'ottimismo di 'Rise Above' e 'Hurt A Little'. La voce calda e rauca come quella di Ann Peebles o di Etta James fanno il resto, nella riuscita di un disco coerente ed equilibrato a dispetto della sua eterogeneita' e varieta' stilistica e che porta la Egge ben oltre l'etichetta limitante di cantautrice