THESE TIMES

Ventinove anni di silenzio discografico, e ora due album in meno di due anni (senza contare la partecipazione a '3x4' con i colleghi del Paisley Underground Bangles, Rain Parade e Three O'Clock). Dopo l'apprezzatissimo 'How Did I Find Myself Here?' pubblicato nel settembre 2017, arriva nei negozi 'These Times' ed e' una sorpresa: il garage rock chitarristico del suo predecessore cede il passo a sonorita' quasi trance, psichedeliche e intessute di elettronica. 'Mentre scrivevo le canzoni per il disco', ha confermato il bandleader Steve Wynn, 'ero piuttosto ossessionato da 'Donuts' di J Dilla (polistrumentista, rapper e disc jockey statunitense scomparso nel 2016). Mi piaceva il suo modo di affrontare la realizzazione di dischi, il suo essere un dj, un amante della musica e un ricercatore di vinili che desiderava mettere sul tavolo tutta la musica preferita per trasformarla e piegarla fino a farla diventare qualcosa di proprio e di originale. Ho cominciato a giocare con sequencer, drum machine e loop, qualunque cosa pur di uscire dal mio modo consueto di scrivere: quasi come se stessi lavorando a una compilation'. Registrato ai Montrose Studios, in Virginia, e coprodotto con John Agnello (Phosphorescent, Waxahatchee, The Hold Steady, Dinosaur Jr.) 'These Times' e' un disco che nei testi di Wynn (scritti dopo che la band aveva registrato le tracce base) riflette l'inquietudine, l'incertezza e la mutevolezza del tempo presente, e che sotto il profilo sonoro porta i Dream Syndicate in luoghi diversi dal solito, tra la 'drone music' del singolo 'Black Light', in cui synth cosmici si intrecciano con chitarre psichedeliche e la strumentazione rock con l'elettronica, e il 'motorik' robotico 'Put Some Miles On' (in cui la voce di Steve evoca quella di Iggy Pop dispiegandosi su un tappeto velvettiano e postmoderno), mentre il sound piu' tradizionalmente rock dei Dream Syndicate affiora in pezzi come 'The Way In'. Ascoltatelo con attenzione e senza preconcetti: finirete per restarne invischiati e di non poterne piu' fare a meno