Looking Glass

Prodotto da Tucker Martine, arrangiato da Heather Woods Broderick e suonato con l'accompagnamento di musicisti come Carl Broemel (My Morning Jacket), Scott Avett (Avett Brothers), Eli Moore (Lake), Mikaela Davis, Luke Ydstie (Blind Pilot) e Ryan Francesconi (Joanna Newsom), il sesto album di studio di Alela Diane è, nelle sue parole, "una porta d'ingresso tanto verso il passato che verso il futuro, e un riflesso di tutto ciò che si trova nel mezzo", uno specchio che riflette la realtà ma anche un mondo immaginario. La cantautrice californiana lo ha registrato nelle settimane in cui con il secondo marito e i due figli abbandonava la casa in cui aveva vissuto a lungo per trasferirsi in una nuova abitazione nei pressi di Portland, in Oregon: ammantate delle sonorità eteree, delicate ed evocative che ne caratterizzano da sempre la scrittura, le nuove canzoni come la spettrale "Dream A River", le coinvolgenti "Howling Wind" e "Paloma" e la poetica, drammatica "Camellia" (il testo è ispirato all'ultima, quasi mortale gravidanza di Alela; nei cori cantano le sue bambine e i piccoli figli di Martine) bilanciano luci e ombre riflettendo sul fatto che il passato rappresenta per tutti noi, a seconda dei casi, una fonte di tristezza o di consolazione