DARLING, IT'LL BE ALRIGHT

Lanciato nel 2013 dal singolo 'Sons & Daughters' e confermatosi due anni fa con l'album di debutto '1000 Years', il cantautore londinese (ma nato e cresciuto ad Hong Kong) Allman Brown mantiene le promesse con la sua seconda opera sulla lunga distanza: registrato nel gennaio di quest'anno con il collaboratore di lunga data Ian Barter (Amy Winehouse, Paloma Faith), 'Darling, It'll Be Alright' amplia anzi considerevolmente il panorama sonoro e le ambizioni del musicista, che in canzoni come 'Home' e l'appassionato primo singolo 'Shapes In The Sun' suona al tempo stesso epico e intimista, mentre la title track e 'Bury My Heart' (gia' registrata due volte prima di questa versione definitiva) utilizzano al meglio un intreccio di sonorita' acustiche e di orchestrazioni sinfoniche per esaltare la potenza vocale di Brown e le sue composizioni esplicitamente sentimentali e spesso autobiografiche ('Home' e' una commovente lettera spedita dal fronte on the road, 'Lonely Hearts, Los Angeles' parla di isolamento riflettendo sulla malattia uditiva - il tinnitus - di cui l'artista soffre, mentre il tenero brano conclusivo, 'Natasha', e' dedicato alla moglie). 'E' un disco molto positivo', conclude Allman. 'Il mondo e' in brutte condizioni ma per fortuna succedono ancora cose meravigliose, c'e' una sorta di forza contrapposta all'ondata incessante di cose negative che vediamo succedere ogni giorno. Volevo dare il mio contributo e questo album parla di rassicurazione, del mio desiderio di dare un po' di energia benefica al mondo'