LOWDOWN WAYS

Con il suo look rigorosamente anni Cinquanta, il trio newyorkese dei Daddy Long Legs ha sviluppato negli anni un suono originale che Rolling Stone ha definito come 'blues chicagoano suonato da figli folli dei Pretty Things'. Prodotto dal bassista di JD McPherson Jimmy Sutton e registrato agli Hi-Style Studios di Chicago, 'Lowdown Ways' vede i tre musicisti di Brooklyn - Brian Hurd (voce, armonica, chitarra), Murat Akturk (chitarra slide) e Josh Styles (batteria e maracas) - ampliare decisamente gli orizzonti tracciati con i due album precedenti, tra una 'Mornin' Noon & Nite' che lo stesso Hurd definisce 'uno stomper hoodoo nella vena di John Lee Hooker', il pub rock di 'Winners Circle', la ballata acustica 'Back Door Fool' e il crescendo drammatico della conclusiva' Wrong Side Of The River', spaziando tra canti da campo di lavoro e gospel, cajun e Mississippi Hill Music, mentre il classico, sovraccarico e torrido r&b trascinato dal suono dell'armonica tipico della band esplode con tutta forza in titoli come 'Pink Lemonade' (firmata proprio insieme a McPherson). 'La salvezza del rock and roll raggiunta attraverso lo spirito del blues e della roots music' (come Hurd disse in un'intervista al Village Voice) si incarna perfettamente in queste nuove canzoni, in cui il rhythm&blues tinto di garage punk dei Daddy Long Legs e le loro molteplici influenze primarie (Son House, Captain Beefheart, Howlin' Wolf, MC5 e Dr. Feelgood, solo per citarne alcune) si arricchiscono di nuovi orizzonti e di nuove prospettive