THREADS

Sheryl Crow ha manifestato l'intenzione di rinunciare a pubblicare altri album in futuro, prendendo atto delle mutate condizioni del mercato per concentrarsi in futuro sulla realizzazione e distribuzione di singole canzoni: 'Threads', undicesima e dunque (se l'artista non cambiera' idea) sua ultima prova sulla lunga distanza, vede la cantautrice nativa del Missouri collaborare con colleghi in sintonia con il suo stile musicale tra rock elettrico, pop, r&b e country rock e propone, accanto a duetti gia' editi ('Redemption Day' con Johnny Cash, 'Live Wire' con Bonnie Raitt e Mavis Staples, 'Prove You Wrong' con Stevie Nicks e Maren Morris) brani registrati con Chris Stapleton, Chuck D, Gary Clark Jr, Lukas Nelson, Willie Nelson, Kris Kristofferson, Joe Walsh, Emmylou Harris, James Taylor, Keith Richards (la rollingstoniana 'The Worst'), Jason Isbell (che con lei duetta in 'Everything Is Broken') e il trio Eric Clapton, Sting e Brandi Carlile (nella 'Beware Of Darkness' di George Harrison). Un party d'addio in piena regola, come si vede, a cui partecipano parecchi dei piu' bei nomi della scena musicale angloamericana, un caldo abbraccio intergenerazionale in cui tutti troveranno qualcosa di loro gradimento. 'Ho sentito il desiderio di registrare un album con gli storici artisti che mi hanno ispirata e mi hanno spinta a cercare di diventare una grande cantautrice, musicista e produttrice', ha spiegato la Crow a proposito del progetto. 'E' una celebrazione e un mio tributo nei loro confronti, ma e' stato altrettanto importante collaborare con artisti piu' giovani che possano raccogliere il testimone e continuare a illuminare il cammino dell'umanita' con le loro storie e le loro canzoni per molti anni a venire'. Di sicuro, per Sheryl, miglior commiato da un certo mondo non poteva esserci e 'Threads' e' la testimonianza del suo valore e del credito di cui gode presso i suoi colleghi piu' illustri