CRYPTOLOGIC

Da quasi tre decenni il polistrumentista Jason Crosby e' un apprezzato session man di studio e dal vivo, i cui servigi sono stati richiesti da artisti come Eric Clapton, Carlos Santana, Pete Seeger, Dave Matthews, Blind Boys of Alabama, Robert Randolph, Susan Tedeschi, John McLaughlin e Phil Lesh & Bob Weir. Solo oggi giunge al suo primo album solista, un disco diviso sostanzialmente in due parti e registrato nel corso di due turbinose sedute con il produttore e fonico Karl Derfler (Tom Waits, Dave Matthews): la prima meta', frutto di una session tenuta nella primavera del 2016, vede Jason cimentarsi da solo con una dozzina di strumenti, creando praticamente sul posto brani dalla magica qualita' ambient e di sapore decisamente cinematografico; la seconda, di qualche mese successiva, ha un piglio decisamente piu' energico e un suono piu' crudo e rock and roll, realizzato con il sostegno degli amici Mother Hips il cui leader Tim Bluhm e' anche coautore dei brani. L'abilita' di Crosby alla chitarra, al violino e alle tastiere non e' una novita' per chi ha avuto modo di ascoltarlo su un palco o negli oltre 40 album a cui ha partecipato fino a oggi, ma a colpire in 'Cryptologic' e' soprattutto la sua qualita' di scrittura, l'onesta' dei suoi testi e l'efficacia della sua interpretazione vocale. Era davvero ora che si affacciasse dal dietro le quinte per mostrare tutto il suo poliedrico valore