Poptical Illusion

Nonostante il titolo scherzoso, il secondo album di Cale in poco più di un anno contiene ancora gli stessi sentimenti di rabbia feroce e curiosa che erano presenti in "Mercy" del 2023. È ancora arrabbiato, ancora incattivito dalla distruzione sfrenata che capitalisti incontrollati e imbroglioni impenitenti hanno perpetrato sulle meraviglie di questo mondo e sulla bontà dell'umanità. Ma questo non è affatto "Mercy II" o una raccolta di spin-off, perché in una carriera che abbraccia più di sei decenni, Cale non è mai stato uno che ama la ripetizione. Il suo fervore avanguardistico è passato con orgogliosa inquietudine dalla classica estatica al rock senza vincoli, dalla canzone classica alla reinterpretazione elettronica. E così, in POPtical Illusion, fa a meno dell'illustre formazione per avventurarsi da solo nei labirinti di sintetizzatori e campioni, organi e pianoforti, con parole che, per Cale, rappresentano una sorta di vorticosa speranza, una saggia insistenza sul fatto che il cambiamento è ancora possibile. Prodotto da Cale e dalla sua partner artistica di lunga data Nita Scott, POPtical Illusion è il lavoro di chi cerca di affrontare il futuro, proprio come Cale ha sempre fatto.