HERMIT'S SPYGLASS

Un concept album di soli ventisei minuti dedicato a un gatto, acustico e articolato in sei canzoni e cinque pezzi strumentali: a dirlo cosi' sembrerebbe un'operina esile e fragile, e invece 'Hermit's Spyglass' e' un piccolo, delizioso incanto ricco di humour, di poesia e di delicatezza. Accompagnandosi soltanto con la sua chitarra, Ben Bedford, cantautore e folk singer dell'Illinois, conferma le qualita' speciali mostrate nei suoi quattro dischi precedenti intonando un poema ispirato alle praterie del suo stato ('An Illinois Prairie Story', come riporta il titolo dei testi riprodotti nel libretto) e cantando di consonanza e armonia tra uomo, natura e mondo animale (non e' solo il gatto Darwin il protagonista di queste composizioni, alcune delle quali intitolate a falchi, coyote, muli e cavalli) in una sequenza di quadretti che celebrano paesaggi, astri (la luna di 'Moon And March End'), albe, fenomeni atmosferici e piccoli, piacevoli riti quotidiani ('Morning Coffee'). Un disco organico e 'biologico', si potrebbe dire, in cui - come scrive Tiberio Snaidero - scorre 'una corrente di dolce malinconia' e in cui alle armonie intessute dalle corde della sua chitarra Bedford affianca la sua voce 'calda e pulita'. Musica pura, cristallina e rigenerante come una fresca brezza mattutina